Il post di Nicola Mattina fa riflettere: i dati sono pubblici, e nessuno si lamenta, se diventano accessibili tutti si inalberano.
La conclusione del post, "Per il momento mi sembra certa una sola cosa: finora molti dati sono stati dichiarati pubblici semplicemente perché si aveva la certezza che non sarebbero mai entrati nella sfera pubblica.", fa riflettere e da spunto per altre osservazioni.
Vien in mente l'impegno civile di Saviano e il suo libro Gomorra con il quale porta a conoscenza dell'opinione pubblica il mondo della Camorra..
.... la Camorra ha paura di chi parla .. e non di chi agisce.. chi agisce è controllabile...
.. chi parla fa ragionar le persone... e il pensiero libero non è facilmente controllabile....
Forse il mio accostamento è un pò ardito... ma, vi ricordo, viviamo in Italia.
domenica 4 maggio 2008
Dati pubblici.. si ma non troppo
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