Diritto d Asilo Nido
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sabato 21 giugno 2008

Digital Divide e assistenza lavatrici San Giorgio

Che c'entra il Digital Divide con l'assistenza lavatrici San Giorgio?
C'entra, c'entra.

La disavventura di Nicola Mattina ci aiuta a riflettere sull'annoso problema italiano del Digital Divide.

Quando si parla di Digital Divide, spesso si riconduce tutto all'impossibilità di accedere ad internet con la banda larga, semplificando e riconducendo il tutto ad un mero problema tecnologico.

In realtà l'aspetto tecnologico, fondamentale in quanto abilitante, costituisce solo una piccola parte del problema.

Le conseguenze del Digital Divide vanno analizzate più sul piano culturale che quello tecnologico, vanno analizzate per il ritardo culturale che induce nella nazione.

In questo contesto non ci si riferisce solo alla cultura intesa come erudizione, come conoscenza, ma all'impossibilità di far accrescere nel singolo, e di riflesso nella nazione, la consapevolezza di diritti e della possibilità di acquisire informazioni utili per la vita offline più che per la vita online.

Il caso di Nicola è illuminante, ci consente di metter in risalto proprio l'aspetto culturale del Digital Divide.

Chi non ha accesso ad internet con la banda larga:

  • non ha la possibilità di verificare se le informazioni riportate dal tecnico-riparatore delle lavatrici siano valide o meno;
  • subisce, con evidenti conseguenze economiche, l'angheria, ('..ormai la San Giorgio non lavora più bene..') e l'arroganza (340 euro invece di 100 euro perpezzo di ricambio... ) del tecnico di turno.

    Chi non ha accesso ad internet con la banda larga è paragonabile a chi non aveva la possibilità di accedere al sapere prima dell'invenzione della stampa a caratteri mobili: in entrambi in casi la mancanza di conoscenza, di informazioni, rende succubi di chi ne ha invece accesso.

    L'assenza di accesso in banda larga, ci costringe spesso ad accedere in Dial Up, ma tale modalità penalizza notevolmente, se non addirittura impedisce, la presa di coscienza delle potenzialità che l'accesso ad un sapere condiviso, inteso in senso ampio e non solo nozionistico (Cluetrain Manifesto), può contribuire alla crescita sia sul piano culturale che dei diritti.

    La morale che ricaviamo dalla disavventura di Nicola, è nello stesso tempo banale e disarmante: il Digital Divide ha un enorme impatto sulla vita reale.

  • venerdì 20 giugno 2008

    10 domande: analisi del progetto

    Antonella Napolitano riporta sul sito TechPresident, culla del progetto 10Questions, l'esperienza del progetto 10Domande.

    Concordo pienamentente con la sua analisi, d'altronde il Ns. paese subisce pesantemente il Digital Divide, oltre che tecnologico, anche culturale, a partire proprio dai politici.
    Lessons Learned from the Italian 10Questions
    By Antonella Napolitano, 06/18/2008 - 3:08pm
    In this post, Italian media consultant Antonella Napolitano summarizes her experience with 10domande

    Five candidates out of eleven answered. A couple of them were well-known politicians and both of them are leaders of small parties. Of the two main candidates, Walter Veltroni (PD – center-left) answered three questions out of ten during a videochat hosted by his party’s web-tv, while Silvio Berlusconi (PDL – center-right) – who eventually won the elections – did not answer.

    The 10domande project confirmed for us what we thought about the candidates’ use of the Internet: they still don’t know how to use it and how to benefit from it — by talking to the people who will decide whether to vote for them or not. They still communicate entirely using the mainstream media. Plus, they had no staff to help with this kind of thing;
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